Tu che scappi dai fuochi d’artificio.
Tu che te lo metti dentro senza lube.
Tu che sei nuda sul balcone.
Tu che ridi senza sosta a questa festa, lontano dagli altri perché non c’è spazio per nessuno.
Tu che fatichi ad alzarti per vedere l’alba.
Tu che mi dici “sto venendo”.
Tu che mangi in macchina le patatine con i würstel e non me li fai nemmeno provare.
Tu che mi dici le cose più belle al ristorante.
Tu che impazzisci di desiderio nel letto a Londra.
Tu che ti addormenti sul divano.
Tu che imbrogli il controllore.
Tu che canti in macchina.
Tu che guardi il tramonto con i tuoi occhi grandi.
Tu che hai un momento di ansia all’hotel Gomorra.
Tu che mi ricoveri.
Tu che mi fai il picnic in riva al mare.
Tu con gli occhi bagnati quando sei triste e mi si spezza il cuore.
Tu che parli al cane con il calzino.
Tu che mi parli di mille idee al secondo.
Tu che mi sbatti le tette in faccia.
Tu che sei così dolce con l’universo.
Tu che sculacci Marianna.
Tu che ti sciogli nelle mie braccia.
Tu che inventi teorie stupende.
Tu che mi fai venire in 30 secondi.
Tu che sturi il cesso prima di andare al sex party.
Tu che hai male ai piedi.
Tu che mi prendi la mano.
Tu che mi dici “ti amo” con quella “o” che è solo tua.
Tu che ti piace quando ti faccio l’occhiolino.
Tu che ridi ancora.
Tu che sei una dea in un letto d’oro.
Tu che hai freddo come un involtino estate.
Tu che ti provi mille cose sexy mentre ti spio nel camerino.
Tu che hai paura del cane randagio.
Tu che mi ciucci le labbra.
Tu che mi guardi quando ci svegliamo.
Tu che sei la più potente.
Tu che sei la più divina.
Tu che sei la vita mia.
Emmanuel
